{"id":550,"date":"2019-12-06T05:27:47","date_gmt":"2019-12-06T05:27:47","guid":{"rendered":"http:\/\/www.giovannispiniello.it\/?p=550"},"modified":"2019-12-06T05:32:09","modified_gmt":"2019-12-06T05:32:09","slug":"i-guardiani-della-terra-di-spiniello-allabbazia-del-goleto-laterraestanca","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/www.giovannispiniello.it\/2019\/12\/06\/i-guardiani-della-terra-di-spiniello-allabbazia-del-goleto-laterraestanca\/","title":{"rendered":"I guardiani della Terra di Spiniello all\u2019Abbazia del Goleto #Laterra\u00e8stanca"},"content":{"rendered":"

\"\"<\/a>All\u2019Abbazia del Goleto, Sant’Angelo dei Lombardi (AV), sono presenti, durante il periodo natalizio,\u00a0i quattro Guardiani della Terra<\/strong>\u00a0del maestro Giovanni Spiniello, scultore, pittore, incisore irpino. Quattro imponenti sedie in cemento armato patinato verderame, sormontate da serafici profili totemici hirpini, ad indicare la direzione dei quattro venti, delle quattro direzioni, a proteggere\u00a0#Laterra\u00e8stanca<\/strong>\u00a0dall\u2019indifferenza dell\u2019uomo, ad accogliere il visitatore. <\/p>\n

Accanto \u00e8 la piccola\u00a0Sedia dell\u2019accoglienza<\/strong>\u00a0sulla quale chiunque pu\u00f2 sedersi e sostare, in silenzio, prima di trovare pace nell\u2019antica Abbazia di Sant\u2019Angelo dei Lombardi dove i piccoli fratelli di Jesus Caritas si ispirano al messaggio spirituale del Beato Charles de Charles de Foucauld, l\u2019Eremita del Sahara.<\/p>\n

L\u2019installazione segue e completa il percorso de “La Terra \u00e8 Stanca”, esposizione inaugurata quest\u2019estate durante il Goleto Festival promosso dal “Rotary Club Sant’Angelo dei Lombardi Hirpinia Goleto”. La Terra \u00e8 Stanca, a Milano allo Spazio Scoglio di Quarto in primavera, a Matera alla Biblioteca provinciale di Matera in estate e, presto, in altre prestigiose sedi, \u00e8 il messaggio nel quale il maestro Spiniello (www.giovannispiniello.it<\/a>) condensa le sue esperienze grafiche, pittoriche e plastiche di ricerca e sperimentazione intorno al concetto della perdita del contatto dell\u2019uomo con s\u00e9 stesso e la natura e sul peso delle sue tracce. A \u00a0partire dagli anni \u201960 con la fossilizzazione oggettuale, tecnica segnalata poi da Enrico Crispolti su Bolaffi negli anni \u201970, sino alla Semina del Colore e alle esperienze di arte ambientale e sociale de L\u2019Albero vagabondo (www.alberovagabondo.it<\/a>), Giovanni Spiniello – Biennale di Venezia 1968, Quadriennale di Roma 1975, Seduzione dell\u2019Artigianato a Roma 1990 – individua nella perdita dell\u2019amore verso l\u2019uomo e la terra la radice di questi tempi di aridit\u00e0 spirituale, sociale e ambientale.<\/p>\n

\u201cLa mia arte – afferma l\u2019artista nella sua dichiarazione di lavoro – \u00e8 rivolta, fin dagli anni \u201960, agli ultimi: dal lavoro di strada nei quartieri di Napoli, alle testimonianze nei miei paesi dell\u2019entroterra appenninico irpino; dalla catalogazione nelle mie opere delle tracce fossili della biodiversit\u00e0 perduta, alla conservazione delle impronte progressive dell\u2019inquinamento e degrado attraverso gli scarti, i rifiuti sovraimpressi nelle materie della\u00a0Fossilizzazione oggettuale<\/strong>. Dal gesto del contadino, nella mia\u00a0Semina del colore<\/strong>\u00a0all\u2019installazione di arte ambientale e sociale L\u2019Albero Vagabondo che indica le discariche in montagna grazie alle favole e ai disegni dei bambini.<\/p>\n

Impariamo a a camminare a piedi scalzi \u2013 conclude il maestro – non lasciamo altre impronte, calpestando la nostra madre, con arroganza:\u00a0#Laterra\u00e8stanca<\/strong>\u201d.<\/p>\n

Foto gentilmente concesse da Antonio Bergamino.<\/p>\n\n\n \t

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